Su di noi

L’Alto Adige, grazie alla competenza primaria nel settore della cultura, è dotato di una propria legge sui musei (Legge provinciale del 16 giugno 2017, n. 6, "Legge provinciale sui musei e sulle collezioni"). 
Sono tre le istituzioni che coordinano la scena museale in Alto Adige, ovvero l’Azienda “Musei provinciali”, l’Ufficio Musei e ricerca museale, inserito all'interno della Ripartizione provinciale “Innovazione, Ricerca, Università e Musei” e l'Associazione musei altoatesini.
L’Azienda “Musei provinciali” ha avviato la sua attività nel 2010; è un ente strumentale della Provincia Autonoma di Bolzano, che gestisce i Musei provinciali e ne stabilisce gli obiettivi museologici. Consta dei dieci Musei provinciali con i loro 16 siti sparsi in tutta la provincia e dalla direzione in via Pascoli 2 a Bolzano, il cui personale si occupa di contabilità, marketing, pubbliche relazioni, di gestione del personale e di questioni giuridiche.
Otto dei dieci Musei provinciali sono nati tra il 1976 e il 2003 e coprono i settori dell’archeologia, delle scienze naturali, dell’industria mineraria, dell’etnografia, della caccia e pesca, della cultura enologica, della storia e cultura ladina e dello sviluppo turistico. Negli anni a seguire si sono aggiunti all'Azienda “Musei provinciali” anche il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo, il Forte di Fortezza con il Museo Eccel Kreuzer ed il Centro di Storia regionale.

Cosa facciamo?

I musei provinciali sono istituzioni professionali che intendono segnare la direzione al panorama museale altoatesino e istituzioni educative partecipative che sviluppano un’opera di divulgazione e di mediazione culturale nell’interesse di una società democratica e pacifica. Essi:

  • rappresentano la storia dell’Alto Adige e ne illustrano l’identità e l’autonomia dal punto di vista di tutti e tre i gruppi linguistici,
  • custodiscono, in collaborazione con altri musei e collezioni pubbliche e private dell’Alto Adige, la memoria materiale e immateriale del territorio,
  • sviluppano un profilo comune, profili museali individuali e concetti espositivi e li armonizzano tra di loro nonché con quelli di altri musei e collezioni dell’Alto Adige,
  • fanno ricerca, in particolare sugli oggetti, e collaborano con altre istituzioni di ricerca della provincia e oltre,
  • trasmettono alla popolazione e ai visitatori, in forme e con strumenti attuali, in particolare tramite mostre e pubblicazioni, informazioni e conoscenze su tematiche riguardanti la società, storia, cultura, natura e identità dell’Alto Adige,
  • rendono possibile e promuovono, in modo adeguato ai gruppi di destinatari, l’accesso alla cultura da parte di tutti gli strati sociali, tutte le età e i generi, con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani,
  • sostengono con le loro conoscenze specialistiche gli altri musei e collezioni dell’Alto Adige, offrendo consulenza e servizi e
  • forniscono all’Amministrazione provinciale consulenza per la conservazione e il deposito di opere artistiche mobili in possesso della Provincia.

I musei provinciali permettono di sperimentare in prima persona la cultura facendone oggetto di diletto estetico, per favorire e approfondire la conoscenza dell’Alto Adige come luogo in cui vive mezzo milione di abitanti e scelto come destinazione turistica da milioni di ospiti.

Cosa offre l’anno 2023?

Qui trovate tutte le mostre e le manifestazioni dei Musei provinciali in programma nel 2023.

Per chi lavoriamo

La nostra attenzione, rivolta a chi vive in Alto Adige ma anche agli ospiti, è focalizzata sulla promozione della conoscenza della nostra cultura, del nostro ambiente naturale e della nostra storia. Attraverso proposte mirate, offriamo ai più diversi target la possibilità di vivere in modo personalizzato la propria esperienza museale. Ci adoperiamo per eliminare eventuali barriere architettoniche, per permettere a tutti un facile accesso ai musei. Ci rivolgiamo anche ai frequentatori non abituali dei musei, organizzando manifestazioni che possano suscitare il loro interesse. Rivolgiamo la nostra attenzione soprattutto a famiglie e ai giovani, che devono potersi sentire a casa nei nostri musei.

Come lavoriamo?

L’attenzione e la cura sono per noi valori fondamentali, da applicare sia nei rapporti interni sia nel trattamento riservato ai visitatori, alla struttura museale e alle collezioni. La diversificazione è la nostra forza, ma lo è anche il senso di appartenenza, generato nei diversi musei da incontri periodici promossi per facilitare lo scambio di opinioni e proposte. Ci sosteniamo a vicenda e ci arricchiamo attraverso lo scambio di esperienze. Riponiamo fiducia nel nostro personale, cui offriamo ogni possibile assistenza. Come prestatori di servizi, mostriamo disponibilità e competenza verso tutti i nostri visitatori. Agiamo come intermediatori culturali ad alto livello qualitativo, costruendo un dialogo costante con le altre istituzioni culturali. Cerchiamo di attribuire al nostro ruolo, che detiene una valenza sostanzialmente scientifica, anche un profilo attento alla ricreazione. Comunichiamo in modo adeguato in lingua italiana, tedesca, ladina e inglese.

Con chi collaboriamo?

Tramite collaborazioni in rete e altre forme di cooperazione, attraverso progetti, manifestazioni ed eventi speciali, ci apriamo anche alla realtà extra-museale. Collaboriamo con l’Ufficio Musei e ricerca museale della Provincia di Bolzano, la Ripartizione provinciale Cultura, l’Associazione musei altoatesini ed altri musei ed istituzioni. Operiamo in stretto rapporto con l’Amministrazione provinciale, i Comuni e altre autorità; curiamo i contatti con molte istituzioni culturali e ci premuriamo di mantenere ottimi rapporti con associazioni e consorzi. Intendiamo consolidare il ruolo dei musei provinciali all’interno del nostro territorio. Partner del settore dell’economia e di diverse associazioni infine sono di grande importanza per nuove idee e impulsi.

Il deposito dei Musei provinciali

Il deposito dei Musei provinciali
Oggetti e arredi: il deposito dei Musei provinciali a Maia Bassa, Merano

Conservare oggetti museali non è cosa semplice: nella maggior parte dei casi si tratta di beni culturali di valore e sensibili, da esporre al pubblico in buono stato e a lungo.
A seconda del tipo di oggetto è necessario regolare l’azione della luce e vanno evitati fattori chimici, biologici e fisici potenzialmente dannosi. È necessario tenere sotto controllo anche la qualità dell’aria, che deve essere libera da polveri e gas nocivi, e garantire condizioni climatiche ottimali, con temperatura e umidità costanti. Naturalmente anche la sicurezza è molto importante. Standard minimi, questi, che, insieme a molti altri, il deposito di un museo è tenuto a garantire.

Dal 2015 i Musei provinciali hanno un loro deposito centrale che risponde a questi requisiti. Si trova a Merano, precisamente nel quartiere di Maia Bassa. La struttura è di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano.
Vi trovano sistemazione parti di collezioni e degli arredi del Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo, del Touriseum – Museo provinciale del turismo a Castel Trauttmansdorff, del Museo Archeologico dell’Alto Adige, del Museo provinciale del vino, di tre sedi del Museo provinciale delle miniere (Avventura in miniera Monteneve Passiria, Granaio Cadipietra e Miniera di Predoi), del Museo provinciale della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn e del Museo provinciale degli usi e costumi.
Il Mondo delle miniere Ridanna Monteneve, altra sede del Museo provinciale delle miniere, conserva i suoi oggetti in un’area propria, mentre per il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige è prevista la costruzione di un nuovo deposito.